Bistecca fiorentina e vino rosso, un matrimonio perfetto?
Come sapete per noi la Bistecca è un rito sacro, oggi vogliamo però parlarvi di un suo fedele amico: il vino rosso.
Dire che la carne chiede come abbinamento necessariamente il vino rosso non è sempre corretto e non può essere una regola assoluta. È importante fare una specie di classificazione e specificare di che carni parliamo e, cosa molto importante, a quale cottura ci si riferisce. Consideriamo anche la presenza di spezie. Le ricette tradizionali sono molto varie e quelle regionali ancor più. Affrontiamo questo argomento quindi chiedendoci quali caratteristiche debba avere un vino per accompagnare la bistecca?
In realtà non c’è una regola, diciamo piuttosto che ci sono alcuni elementi da valutare con attenzione, parlando di Bistecca fiorentina e vino, affinché il connubio sia da gradevole a perfetto. E come tutti i buoni matrimoni l’intesa dipende dalle qualità intrinseche di ognuno dei due componenti.
La cottura alla brace conferisce alla carne della Bistecca fiorentina una sua succulenza croccante e morbida che rilascia i suoi succhi irrorando la carne, e richiede un vino con un tasso alcolico in grado di assorbire tale succhi e creare armonia nei sapori senza coprirli. La scelta dovrà iniziare dalla cottura, la bistecca deve essere servita al sangue e ciò comporta che il vino ne debba sostenere la struttura.
In Toscana il vitigno madre è il Sangiovese e si sposa benissimo con la Bistecca.
La Bistecca fiorentina si sposa con un vino robusto ma allo stesso tempo con un vino che bilanci la “succosità” della carne quindi alcolico al punto giusto in modo che ripulisca la bocca, ma anche esaltare il suo sapore.
Secondo i sommelier più prestigiosi l’abbinamento del vino toscano con la bistecca fiorentina è proprio centrato ed esalta la sensoriali del piatto.
Il primo Sangiovese che abbiamo scelto dopo lunghe e spassosissime degustazioni attraverso le cantine della Chiantigiana, è Ottomani IGT. Uve rosse di alta qualità, prodotte a Impruneta, nel Grevigiano, su terreni calcarei tra argille e galestro, che faranno vendemmiare preziose stille rosse per i nostri calici.
Ottomani è un Sangiovese in purezza al 100%, una scelta coraggiosa e difficile perché non si affida ad aggiustamenti facili come la gran parte del mercato del vino, ma aspetta la maturazione. Dopo la macerazione infatti il vino viene lasciato 16 mesi in barriques fino a che non acquisisce morbidezza e corpo secondo una fermentazione spontanea. Ottomani vi trasmetterà sentori di vaniglia, liquirizia e tabacco in un bilanciamento delizioso. Bistecca fiorentina e vino Ottomani è uno straordinario abbinamento!
Il secondo vino che amiamo accostare alla Bistecca al Braciere Malatesta è il Syrah. Da agricoltura biointegrale viene fermentato in anfore di coccio senza aggiunta di lieviti. Le anfore sono un’idea enologica semplice che vuole mantenere le caratteristiche territoriali. Il Syrah evoca, olfattivamente parlando, note di ciliegia, more e pepe in un connubio strepitoso che fa risaltare la bistecca.
Intorno alla Bistecca ruotano corteggiandola talvolta sfacciatamente tanti vini. Noi del Braciere Malatesta amiamo lasciare spazio alle sperimentazioni dei nostri ospiti, questo significa che i nostri consigli sono motivati, ma la scelta è sempre vostra. Ciò nonostante la regina della nostra trattoria toscana ama vini maestosi sono questi i vini che abbiamo selezionati per offrirvi esperienze gustative uniche.
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