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La città di Firenze, culla del Rinascimento e del patrimonio culturale italiano, vanta un legame unico tra tradizione e modernità. Conosciuta in tutto il mondo per la sua arte, cultura e storia, custodisce un altro tesoro altrettanto prezioso che ne costituisce i pilastri: le attività storiche, che portano con sé una tradizione di lunga data, in molti casi ultracentenaria. Negozi, caffè storici, librerie, alberghi, farmacie, ristoranti e botteghe artigiane, che non solo rappresentano l’anima autentica della città, ma sono anche una parte fondamentale del suo fascino unico. Questi luoghi, insieme ai celebri monumenti, costituiscono un patrimonio identitario prezioso, amato dai fiorentini e apprezzato dai turisti di tutto il mondo.

L’importanza delle attività economiche, storiche e tradizionali

Per tutelare e valorizzare questo patrimonio, il Comune di Firenze ha adottato il Regolamento delle Attività Economiche, Storiche e Tradizionali.
Questo documento stabilisce i criteri per proteggere le attività di valore storico e culturale e ne favorisce la promozione. Una delle sue principali iniziative è stata la creazione della Lista delle Attività Fiorentine di Eccellenza, rivolta alle realtà, anche quelle che non hanno raggiunto il requisito minimo di 50 anni di attività, che si distinguono per la loro importanza culturale, artistica o economica e che vantano arredi o strutture di pregio, lavorazioni tipiche e tecniche peculiari, o che si distinguono per la vendita di prodotti tradizionali fiorentini.

Tra le oltre 365 attività censite, sono state individuate tre categorie principali: eccellenze storiche, attività tradizionali e ambulanti storici, suddivisione che sottolinea la diversità e il valore delle realtà economiche presenti nel centro storico, patrimonio dell’UNESCO.

Queste iniziative non solo garantiscono la conservazione di un passato prezioso e la sopravvivenza di realtà che rischiano di essere travolte dai cambiamenti del mercato e del tessuto urbano, ma aiutano anche a proiettare nel futuro un patrimonio che racconta l’identità e la bellezza della città.

Braciere Malatesta entra nella lista delle Attività Storiche Fiorentine

Attività storiche ed eccellenze fiorentine

Quest’anno, Braciere Malatesta ha avuto l’onore di rientrare nella lista, ottenendo il riconoscimento alle Attività Storiche, Tradizionali e alle Eccellenze Fiorentine.
Il 2 dicembre 2024, il nostro ristorante ha ritirato il premio durante la giornata dedicata all’evento tenutasi presso Palazzo Vecchio, ed è per noi un enorme orgoglio e una grande soddisfazione veder coronato l’impegno e il sacrificio di una vita e di tante persone che, negli anni, hanno messo il cuore per costruire la storia del nostro ristorante e rendere Braciere Malatesta ciò che è oggi.

Una storia di passione e resilienza

La storia del Braciere Malatesta inizia da lontano, quando Sergio e Siliana Baglioni, marito e moglie, aprirono, nel 1954, una piccola rosticceria-pizzeria in Via Nazionale a Firenze dal nome La Lampara, a richiamare la tipica lampada da pescatori che si poteva trovare proprio all’ingresso. La pizzeria  era la quarta aperta nel centro fiorentino e Sergio e Siliana, che hanno sempre lavorato insieme, hanno riscontrato subito tanto entusiasmo e affluenza da parte dei clienti. Il florido periodo iniziale durò a lungo, favorito anche dalla presenza del teatro Apollo che si trovava proprio di fronte all’ingresso de La Lampara. Erano gli anni 60 e nel ristorante si respirava un clima di serenità e allegria, con l’avvicendarsi di attori e personalità di spicco nel panorama artistico che attiravano molti clienti. Sergio raccontava di una fila lunghissima all’entrata che spesso occupava tutta la via limitrofa, e delle chiusure a tarda serata tutti i giorni, con i clienti ancora in attesa per mangiare. Raccontava anche del suo rammarico, a quel punto, per non essere riuscito a servire tutti, unito però alla voglia di tornare a casa a coccolare i suoi figli, due aspetti della sua vita che descrivono perfettamente che uomo fosse: un gran lavoratore, ma enormemente legato al valore della famiglia.

La nascita del nome “Braciere Malatesta”

Gli anni sono passati e gli aneddoti e le storie da raccontare sono aumentate, così come il numero di ristoranti del comune. Il locale della famiglia Baglioni, famoso per il suo forno a legna e la bella griglia a carbone, ha saputo lo stesso tenere testa ai cambiamenti commerciali e alle esigenze di mercato e a mantenere la sua identità, adattandosi ma senza mai rinunciare alla propria anima. Si è fatto strada tra alti e bassi, allargandosi sempre di più dal punto di vista strutturale, tra sale e giardini. Gli ulivi dei giardinetti interni sono cresciuti, così come il pioppo al centro si è eretto sempre più maestoso, rendendo il locale una fonte di stupore e sorpresa per i clienti che, entrando, ne apprezzano ammirati la struttura. Alcuni anni fa, poi, c’è stata l’evoluzione dal punto di vista del nome: La Lampara, nome fuorviante vista l’assenza di piatti di pesce nel menù, diventa Braciere Malatesta, donando al ristorante un nome molto più attinente alla sua cucina, esaltandone la brace e gli antichi avi. Malatesta Baglioni infatti , è stato un importante antenato della famiglia, fu infatti un  Nobile e Generale Perugino che nel 1530 scongiuro’ la distruzione della città di Firenze dopo il lungo assedio , si attribuisce a lui anche la nascita del Calcio Storico Fiorentino . 

La pandemia: una sfida affrontata e vinta

Quando è arrivata la pandemia di Covid-19, nel 2020, noi e il nostro ristorante abbiamo vissuto momenti difficili in balia dell’amarezza e dell’incertezza del periodo, risentendone molto soprattutto sul piano psicologico. Siamo riusciti a farcela lo stesso: da Braciere Malatesta ci impegniamo a rimanere fedeli ai nostri principi e, rispettando le regole sanitarie per proteggere la salute di tutti, non abbiamo rinunciato a lottare per ciò che ritenessimo giusto. Abbiamo racimolato le risorse che avevamo a disposizione, anche nelle difficoltà e continueremo a farlo, con lo stesso rispetto, forza e determinazione.

Dal passato al presente

Negli anni, quindi, il ristorante ha saputo evolversi. Dopo la scomparsa prematura di Sergio, furono i giovanissimi figli, Duccio e Luca Baglioni, a prendere le redini del locale. È stata la loro dedizione ad aver permesso alla tradizione di famiglia di continuare, fino all’ingresso di una nuova generazione di Baglioni.

Oggi, il Braciere Malatesta è gestito da Christian Baglioni e Guya Baglioni, figli di Duccio e Luca, insieme al compagno di Guya, Alessandro Armati. Il cambio di nome, avvenuto alcuni anni fa, ha rappresentato un’evoluzione ma, ancora una volta, l’innovazione non ha rinunciato alla storia: l’antica insegna La Lampara è rimasta custodita all’interno del ristorante, a rappresentare un pezzo di vita da non gettare al vento, un passato che non è mai stato dimenticato.

Il valore del riconoscimento

Ricevere il Premio delle Attività Storiche Fiorentine rappresenta un riconoscimento del lavoro instancabile e della dedizione di chi ha saputo mantenere viva la tradizione, offrendo visibilità a realtà che sono parte integrante del tessuto culturale e sociale fiorentino, inserendole anche in itinerari turistici tematici per far conoscere ai visitatori la Firenze autentica, quella delle storie e dei sapori tramandati di generazione in generazione. Per Braciere Malatesta, è un tributo anche alla capacità di resistere ai tempi difficili, come quelli segnati dalla pandemia, mantenendo fede alla missione di accogliere e deliziare i clienti.

Inoltre, dimostra che, nel panorama sempre più competitivo della ristorazione fiorentina, il Braciere Malatesta continua a distinguersi. Con il suo forno a legna e la griglia a carbone, offre un’esperienza gastronomica che fonde sapori tradizionali e un’accoglienza calorosa, ma anche un simbolo di resilienza e passione.

Come recita il messaggio dei proprietari, “per noi la ristorazione è più di un lavoro: è un pezzo fondamentale della cultura e dell’identità del nostro Paese, qualcosa che va ben oltre un semplice settore di mercato.” È con questa convinzione che Braciere Malatesta guarda avanti, ma senza dimenticare le proprie radici, promettendo di continuare a raccontare storie di eccellenza e autenticità. Firenze è una città di storia, e ogni sua attività storica racconta un capitolo della sua lunga narrazione. Il Braciere Malatesta ne è una delle pagine più gustose e significative, degna di essere letta e assaporata, ancora e ancora.